L'autore racconta la sua esperienza di vita per tre anni alla Citè Emir Abdelkader, un paese musulmano, dove ha vissuto rispettando le tradizioni e i costumi locali senza alcuna concessione. Non c'erano zone 'accoglienti' per gli stranieri durante il Ramadan, né zone 'franche' per le ragazze europee. Gli europei non fumavano, non bevevano e non mangiavano in pubblico esattamente come gli autoctoni. Anche durante le festività cristiane, non era previsto manifestare apertamente il proprio credo all'aperto.